In Gazzetta ufficiale il decreto che detta le regole d’ingaggio per accedere alle agevolazioni previste dal PNRR per l’utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-abate, vale a dire le industrie più inquinanti e difficili da riconvertire, acciaierie e raffinerie in primis. A disposizione ci sono 2 miliardi di euro.
Le risorse finanziarie attribuite alla missione 2, componente 2, investimento 3.1, pari complessivamente a 500.000.000,00 (cinquecento milioni) di euro, sono ripartite come segue:
- 450.000.000,00 (quattrocentocinquanta milioni) di euro per la realizzazione di progetti di produzione di idrogeno in aree industriali dismesse;
- 50.000.000,00 (cinquanta milioni) di euro per la realizzazione dei «progetti bandiera» oggetto del protocollo di intesa tra il ministro per gli Affari regionali e le autonomie e il ministro della transizione ecologica del 13 aprile 2022.
Per quanto riguarda, invece, l'investimento 3.2, le risorse sono così suddivise:
- 1.000.000.000 (un miliardo) di euro per la realizzazione di progetti e interventi finalizzati alla sostituzione di almeno il dieci per cento del metano e dei combustibili fossili utilizzati nei processi produttivi;
- 1.000.000.000 (un miliardo) di euro per la realizzazione di progetti finalizzati alla produzione di ferro preridotto mediante processo direct reduced iron (DRI) alimentati da idrogeno verde e/o rinnovabile, anche autoprodotto, peruna quota pari ad almeno il 10 per cento in volume della miscela di combustibile utilizzata.
Definiti anche:
- i criteri di ripartizione tra le Regioni/Province autonome;
- i soggetti beneficiari e gli interventi ammissibili.